CHI SIAMO
Consulta le Donne è un gruppo di mediazione politica, apartitico, senza scopo di lucro, mosso dall’interesse verso i cambiamenti della società e chiunque condivida le finalità del patto fondativo può aderire e partecipare alle sue attività.
Il progetto culturale, sociale e di giustizia amministrativa risale al 2001, mentre il nome e l’organizzazione del gruppo Consulta le Donne risale al 2008: l’attuale progetto culturale cui ha mantenuto negli anni la natura spontanea e volontaria, apartitica e senza scopo di lucro, aperta e plurale.
Consulta le Donne è inoltre un gruppo di interesse che si pone l’obiettivo di ricercare le condizioni che consentono al principio democratico di tradursi in effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della città.
E’ formato da persone assertive, che pensano positivo, che hanno un atteggiamento di apertura verso l’esterno e che attivano relazioni per favorire il “cambiamento” culturale, che è il bene che gli aderenti vogliono avere in comune con gli altri per favorire la crescita sociale e politica di Colleferro.
Il progetto culturale, sociale e di giustizia amministrativa risale al 2001, mentre il nome e l’organizzazione del gruppo Consulta le Donne risale al 2008: l’attuale progetto culturale cui ha mantenuto negli anni la natura spontanea e volontaria, apartitica e senza scopo di lucro, aperta e plurale.
Consulta le Donne è inoltre un gruppo di interesse che si pone l’obiettivo di ricercare le condizioni che consentono al principio democratico di tradursi in effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della città.
E’ formato da persone assertive, che pensano positivo, che hanno un atteggiamento di apertura verso l’esterno e che attivano relazioni per favorire il “cambiamento” culturale, che è il bene che gli aderenti vogliono avere in comune con gli altri per favorire la crescita sociale e politica di Colleferro.
PATTO FONDATIVO
CHI SIAMO
Consulta le Donne è un gruppo di mediazione politica, apartitico, senza scopo di lucro, mosso dall’interesse verso i cambiamenti della società e chiunque condivida le finalità del patto fondativo può aderire e partecipare alle sue attività.
Il progetto culturale, sociale e di giustizia amministrativa risale al 2001, mentre il nome e l’organizzazione del gruppo Consulta le Donne risale al 2008: l’attuale progetto culturale cui ha mantenuto negli anni la natura spontanea e volontaria, apartitica e senza scopo di lucro, aperta e plurale.
Consulta le Donne è inoltre un gruppo di interesse che si pone l’obiettivo di ricercare le condizioni che consentono al principio democratico di tradursi in effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della città. E’ formato da persone assertive, che pensano positivo, che hanno un atteggiamento di apertura verso l’esterno e che attivano relazioni per favorire il “cambiamento” culturale, che è il bene che gli aderenti vogliono avere in comune con gli altri per favorire la crescita sociale e politica di Colleferro.
COSA FACCIAMO
Le donne hanno spirito civico e pratica politica vogliono essere presenti e non escluse dalla vita pubblica e sociale (istituzionale ed associativa); vogliono avere un approccio unitario e solidale, evitando divisioni e distinzioni rispetto alle altre realtà.
Per questo, Consulta le Donne persegue scopi di rilevante interesse pubblico, come la tutela del diritto di cittadinanza contro ogni forma ed espressione di abuso, di ingiustizia e di violazione della legalità contro la persona, l’ambiente ed il territorio, nel quale cittadine/i vivono ed operano.
Consulta le Donne punta sul coinvolgimento della cittadinanza, in particolare delle donne e dei giovani, per favorire, attraverso la condivisione di valori, competenze ed esperienze, il rinnovamento politico ed il cambiamento culturale.
Consulta le Donne ha intercettato la domanda di partecipazione della cittadinanza e di rappresentanza delle istanze delle donne che l’attuale assetto politico locale non ha voluto o saputo raccogliere e si è fatta portavoce e strumento operativo di partecipazione democratica, al fine di rendere effettivo il diritto dei cittadini di concorrere alle scelte politiche e contribuire a rinnovare i processi democratici e inclusivi, attraverso valori, prassi, pratiche e modelli condivisi.
Al suo interno Consulta le Donne è organizzato in sottogruppi di lavoro tematici, affidati ad un coordinatore.
Il gruppo tuttavia pone al centro della sua attenzione l’autonomia decisionale dell’individuo nel suo ambiente e nella sua rete di relazioni sociali ed istituzionali.
Consulta le Donne si autofinanzia e valuta, prima dell’accettazione, eventuali contributi di sponsor privati.
COSA SOSTENIAMO
Consulta le Donne sostiene progetti ed iniziative, anche proposti da altri, che siano occasione di maturazione di una esperienza culturale e sociale e di una potenziale battaglia civica.
Consulta le Donne parte dalla premessa che il rinnovamento sociale e politico debba essere autopromosso dal “basso" e che esso richieda un profondo cambiamento culturale, a cominciare da una più diffusa “visione” di genere ed una maggiore consapevolezza del valore e degli effetti dell’agire politico.
Per affrontare il cambiamento è importante che esso sia riconosciuto e sostenuto da molti ed un primo significativo segnale potrà essere rintracciato nella risposta che i cittadini e le Istituzioni daranno all’istanza delle donne di essere più presenti nella vita pubblica.
Non si può più prescindere, dunque, nelle scelte amministrative, politiche e strategiche, dal tenere conto del principio di gender mainstreaming e cioè della adeguata considerazione delle differenze esistenti tra le situazioni di vita, le esigenze e gli interessi rispettivamente degli uomini e delle donne, in tutti i programmi e gli interventi economici e sociali. Tutte le misure da adottare dovrebbero pertanto conformarsi all'obiettivo della parità tra gli individui ed essere valutati in base agli effetti che producono sul rapporto di genere.
Nella rivendicazione per il riconoscimento della propria legittimazione democratica vi è una pretesa politica: che esso si traduca in giustizia, equità sociale ed uguaglianza di status.
In questa fase il tema centrale è la rappresentanza di genere e le pari opportunità ai vari livelli istituzionali ed ambiti sociali, non prescindendo da un rigoroso monitoraggio di tutte le scelte dell'Amministrazione comunale circa la rispondenza delle sue attività agli interessi generali della cittadinanza.
L’aspirazione forte del gruppo è riuscire, attraverso la Consulta territoriale delle donne ed il Consiglio dei giovani, a generare partecipazione e relazioni fiduciarie diversificate per costruire una rete di rapporti territoriali, che consentano di affrontare le questioni e le problematiche di vita concreta con i cittadini, con le Istituzioni locali e con le altre realtà associative per promuovere un processo democratico inclusivo in alternativa all’attuale sistema che nega di fatto i diritti di cittadinanza.
I cittadini, le donne, i giovani, devono scegliere di partecipare e la rappresentanza di genere è solo il primo passo e non è l’unico spazio pubblico in cui essi si possono impegnare per sollecitare una diversa attenzione al gender mainstreaming.
FINALITA’ E OBIETTIVI
Consulta le Donne vuole diffondere nel territorio la cultura civica dei diritti di cittadinanza attiva attraverso i c.d. processi partecipativi e inclusivi. Essi sono la condizione per affermare il principio democratico della partecipazione agita e per consentire a tutti di concorrere al bene collettivo, favorendo la diffusione della cultura e dell’impegno civico, specialmente tra le nuove generazioni per la:
Consulta le Donne ha l’obiettivo di ricercare gli strumenti per recuperare la partecipazione attiva, consapevole e responsabile, alle politiche di cittadinanza, alla vita sociale, amministrativa e politica di Colleferro, in particolare da parte della donne.
Propone alla collettività iniziative di sensibilizzazione nei confronti della Amministrazione Comunale su questioni che, a vario titolo, incidono sul pieno rispetto del principio democratico dell’uguaglianza politica e giuridica di rappresentanti e rappresentati.
Promuove, cominciando dai fatti quotidiani, la consapevolezza che il cambiamento nasce con l’agire politico e che esso è la vera opportunità di cui dispone il cittadino per migliorare il presente e costruire il futuro.
COSA VOGLIAMO
Vogliamo confrontarci sui problemi legati alle politiche di cittadinanza attiva attraverso un processo partecipativo di condivisione delle scelte da compiere:
COSA FACCIAMO
Coinvolgiamo la cittadinanza allo scopo di sollecitare le Istituzioni comunali per:
COSA PROPONIAMO
Il gruppo propone alle persone che vogliono condividere questa esperienza di relazione e di innovazione un percorso civico di difesa comune del diritto-dovere di cittadinanza attiva e di democrazia partecipativa, dando il proprio contributo, anche occasionalmente o su singoli temi, in stretta collaborazione con altri soggetti che condividono il patto fondativo.
Insieme alle cittadine ed ai cittadini chiediamo all’Amministrazione comunale di Colleferro:
1. Accogliere la nostra richiesta di istituire la Consulta Territoriale delle donne.
2. Inserire nello Statuto comunale una norma specifica che la preveda espressamente.
3. Garantire la visione di genere nelle politiche attive ed il rispetto dei principi democratici in tutti gli ambiti in cui si esplica la vita dei cittadini, a cominciare dalla composizione della Giunta municipale.
4. Inoltre, vogliamo rappresentare ai vari livelli istituzionali e sensibilizzare i nostri rappresentanti sullo stato della situazione di Colleferro, affinché tutti possiamo dire: “noi c’eravamo e ve lo abbiamo detto”.
AZIONI
Consulta le Donne assume iniziative finalizzate all’attivazione di strumenti ed organismi partecipativi, che introducano nel sistema meccanismi paritari di accesso alla democrazia plurale, come la petizione popolare, le assemblee pubbliche, la Festa della Cittadinanza, la Consulta territoriale delle donne ed il Consiglio dei giovani.
Prioritaria è la capacità di scegliere, di agire e di intervenire attivamente con azioni formali e sostanziali in tutte le situazioni in cui non siano rispettati i principi ed i valori democratici.
Le azioni del gruppo vanno nella direzione della valorizzazione delle relazioni umane, della gestione e del rafforzamento di quelle esistenti con i vari soggetti; della capacità di sviluppare un alto tasso di attività relazionali in una dimensione collettiva; della ricerca e della condivisione di nuovi legami, del consolidamento dei rapporti, della interazione e dello scambio di informazioni con le associazioni, radicate da più tempo nel territorio.
L’allestimento di una rete di collegamento con le Amministrazioni vicine per una maggiore sensibilizzazione sui temi della parità rientra tra gli obiettivi del gruppo.
STRUMENTI
Consulta le Donne si serve di strumenti come la conoscenza, la discussione, la formazione-informazione sui diversi temi, la condivisione sulle finalità e sui metodi di intervento e la capacità di implementare le proprie conoscenze.
L’istituzione di organismi per il riequilibrio della rappresentanza di genere e le pari opportunità per donne e giovani ed il loro inserimento nello Statuto comunale contribuiscono a rendere effettivo il riconoscimento della loro soggettività politica
L’unità di intenti e di forze è il mezzo per affermare la “visione di genere” è necessaria per sostenere, nel caso specifico, la costituzione della Consulta territoriale delle donne e per predisporre il relativo regolamento.
La “leva” per portare a compimento i principi della parità di genere, pari opportunità ed equità sociale nell’organizzazione della società è nella responsabilità del gruppo di saper condurre lo sforzo in modo unitario ed innovativo con gli altri soggetti associativi.
PER ADERIRE
Possono aderire al gruppo tutti coloro che in varie forme lo sostengono, contribuiscono al raggiungimento dei suoi scopi, si riconoscono nei principi e nei valori del patto fondativo; concordano che gli obiettivi potranno variare in relazione alle diverse fasi, secondo un’impostazione che vada al di là dei formalismi, e che faccia valere, di volta in volta, senza arretrare, la prospettiva di genere.
In questo quadro seppur risulta difficile (non impossibile) raggiungere e acquisire le finalità prefissate, poiché non si tratta di risultati statici, al pari di procedure, e conseguirli richiede una prospettiva di lungo periodo, ma si tratta pur sempre di un percorso nella giusta direzione.
COSA POSSO FARE IO PER IL GRUPPO CONSULTA LE DONNE
Ognuno di noi, cittadino/a può partecipare attivamente e sostenere la Consulta:
Consulta le Donne è un gruppo di mediazione politica, apartitico, senza scopo di lucro, mosso dall’interesse verso i cambiamenti della società e chiunque condivida le finalità del patto fondativo può aderire e partecipare alle sue attività.
Il progetto culturale, sociale e di giustizia amministrativa risale al 2001, mentre il nome e l’organizzazione del gruppo Consulta le Donne risale al 2008: l’attuale progetto culturale cui ha mantenuto negli anni la natura spontanea e volontaria, apartitica e senza scopo di lucro, aperta e plurale.
Consulta le Donne è inoltre un gruppo di interesse che si pone l’obiettivo di ricercare le condizioni che consentono al principio democratico di tradursi in effettiva partecipazione dei cittadini alla vita pubblica della città. E’ formato da persone assertive, che pensano positivo, che hanno un atteggiamento di apertura verso l’esterno e che attivano relazioni per favorire il “cambiamento” culturale, che è il bene che gli aderenti vogliono avere in comune con gli altri per favorire la crescita sociale e politica di Colleferro.
COSA FACCIAMO
Le donne hanno spirito civico e pratica politica vogliono essere presenti e non escluse dalla vita pubblica e sociale (istituzionale ed associativa); vogliono avere un approccio unitario e solidale, evitando divisioni e distinzioni rispetto alle altre realtà.
Per questo, Consulta le Donne persegue scopi di rilevante interesse pubblico, come la tutela del diritto di cittadinanza contro ogni forma ed espressione di abuso, di ingiustizia e di violazione della legalità contro la persona, l’ambiente ed il territorio, nel quale cittadine/i vivono ed operano.
Consulta le Donne punta sul coinvolgimento della cittadinanza, in particolare delle donne e dei giovani, per favorire, attraverso la condivisione di valori, competenze ed esperienze, il rinnovamento politico ed il cambiamento culturale.
Consulta le Donne ha intercettato la domanda di partecipazione della cittadinanza e di rappresentanza delle istanze delle donne che l’attuale assetto politico locale non ha voluto o saputo raccogliere e si è fatta portavoce e strumento operativo di partecipazione democratica, al fine di rendere effettivo il diritto dei cittadini di concorrere alle scelte politiche e contribuire a rinnovare i processi democratici e inclusivi, attraverso valori, prassi, pratiche e modelli condivisi.
Al suo interno Consulta le Donne è organizzato in sottogruppi di lavoro tematici, affidati ad un coordinatore.
Il gruppo tuttavia pone al centro della sua attenzione l’autonomia decisionale dell’individuo nel suo ambiente e nella sua rete di relazioni sociali ed istituzionali.
Consulta le Donne si autofinanzia e valuta, prima dell’accettazione, eventuali contributi di sponsor privati.
COSA SOSTENIAMO
Consulta le Donne sostiene progetti ed iniziative, anche proposti da altri, che siano occasione di maturazione di una esperienza culturale e sociale e di una potenziale battaglia civica.
Consulta le Donne parte dalla premessa che il rinnovamento sociale e politico debba essere autopromosso dal “basso" e che esso richieda un profondo cambiamento culturale, a cominciare da una più diffusa “visione” di genere ed una maggiore consapevolezza del valore e degli effetti dell’agire politico.
Per affrontare il cambiamento è importante che esso sia riconosciuto e sostenuto da molti ed un primo significativo segnale potrà essere rintracciato nella risposta che i cittadini e le Istituzioni daranno all’istanza delle donne di essere più presenti nella vita pubblica.
Non si può più prescindere, dunque, nelle scelte amministrative, politiche e strategiche, dal tenere conto del principio di gender mainstreaming e cioè della adeguata considerazione delle differenze esistenti tra le situazioni di vita, le esigenze e gli interessi rispettivamente degli uomini e delle donne, in tutti i programmi e gli interventi economici e sociali. Tutte le misure da adottare dovrebbero pertanto conformarsi all'obiettivo della parità tra gli individui ed essere valutati in base agli effetti che producono sul rapporto di genere.
Nella rivendicazione per il riconoscimento della propria legittimazione democratica vi è una pretesa politica: che esso si traduca in giustizia, equità sociale ed uguaglianza di status.
In questa fase il tema centrale è la rappresentanza di genere e le pari opportunità ai vari livelli istituzionali ed ambiti sociali, non prescindendo da un rigoroso monitoraggio di tutte le scelte dell'Amministrazione comunale circa la rispondenza delle sue attività agli interessi generali della cittadinanza.
L’aspirazione forte del gruppo è riuscire, attraverso la Consulta territoriale delle donne ed il Consiglio dei giovani, a generare partecipazione e relazioni fiduciarie diversificate per costruire una rete di rapporti territoriali, che consentano di affrontare le questioni e le problematiche di vita concreta con i cittadini, con le Istituzioni locali e con le altre realtà associative per promuovere un processo democratico inclusivo in alternativa all’attuale sistema che nega di fatto i diritti di cittadinanza.
I cittadini, le donne, i giovani, devono scegliere di partecipare e la rappresentanza di genere è solo il primo passo e non è l’unico spazio pubblico in cui essi si possono impegnare per sollecitare una diversa attenzione al gender mainstreaming.
FINALITA’ E OBIETTIVI
Consulta le Donne vuole diffondere nel territorio la cultura civica dei diritti di cittadinanza attiva attraverso i c.d. processi partecipativi e inclusivi. Essi sono la condizione per affermare il principio democratico della partecipazione agita e per consentire a tutti di concorrere al bene collettivo, favorendo la diffusione della cultura e dell’impegno civico, specialmente tra le nuove generazioni per la:
- valorizzazione delle istanze di partecipazione locale a livello istituzionale;
- conoscenza e diffusione di iniziative su problemi comuni;
- richiesta di trasparenza della pubblica amministrazione locale;
- incentivazione del dibattito pubblico sulle varie tematiche;
- radicamento e valorizzazione delle identità locali e comunitarie;
- miglioramento dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione;
- comprensione dell’importanza degli spazi, degli scambi e dei rapporti associativi.
Consulta le Donne ha l’obiettivo di ricercare gli strumenti per recuperare la partecipazione attiva, consapevole e responsabile, alle politiche di cittadinanza, alla vita sociale, amministrativa e politica di Colleferro, in particolare da parte della donne.
Propone alla collettività iniziative di sensibilizzazione nei confronti della Amministrazione Comunale su questioni che, a vario titolo, incidono sul pieno rispetto del principio democratico dell’uguaglianza politica e giuridica di rappresentanti e rappresentati.
Promuove, cominciando dai fatti quotidiani, la consapevolezza che il cambiamento nasce con l’agire politico e che esso è la vera opportunità di cui dispone il cittadino per migliorare il presente e costruire il futuro.
COSA VOGLIAMO
Vogliamo confrontarci sui problemi legati alle politiche di cittadinanza attiva attraverso un processo partecipativo di condivisione delle scelte da compiere:
- per concorrere alla costituzione ed inserimento nello Statuto comunale di un organismo di rappresentanza di genere (Consulta territoriale delle donne),
- per favorire pari opportunità e parità giuridica sostanziale fra donne e uomini e assicurare più democrazia nelle nostre Istituzioni.
- per tutelare il diritto di cittadinanza contro ogni forma ed espressione di abuso, di ingiustizia e di violazione del principio democratico di legalità contro la persona, l’ambiente ed il territorio, nel quale viviamo ed operiamo.
COSA FACCIAMO
Coinvolgiamo la cittadinanza allo scopo di sollecitare le Istituzioni comunali per:
- promuovere la più ampia partecipazione dei cittadini attraverso un processo attivo di condivisione;
- superare il deficit della scarsa presenza femminile nelle Istituzioni comunali;
- riportare tutte le richieste che appartengono al mondo delle donne e le risposte ai tanti bisogni quotidiani all’interno dell’Istituzione locale;
- dialogare con la cittadinanza, le altre realtà sociali e con l’Amministrazione comunale attraverso la Consulta Territoriale delle donne.
COSA PROPONIAMO
Il gruppo propone alle persone che vogliono condividere questa esperienza di relazione e di innovazione un percorso civico di difesa comune del diritto-dovere di cittadinanza attiva e di democrazia partecipativa, dando il proprio contributo, anche occasionalmente o su singoli temi, in stretta collaborazione con altri soggetti che condividono il patto fondativo.
Insieme alle cittadine ed ai cittadini chiediamo all’Amministrazione comunale di Colleferro:
1. Accogliere la nostra richiesta di istituire la Consulta Territoriale delle donne.
2. Inserire nello Statuto comunale una norma specifica che la preveda espressamente.
3. Garantire la visione di genere nelle politiche attive ed il rispetto dei principi democratici in tutti gli ambiti in cui si esplica la vita dei cittadini, a cominciare dalla composizione della Giunta municipale.
4. Inoltre, vogliamo rappresentare ai vari livelli istituzionali e sensibilizzare i nostri rappresentanti sullo stato della situazione di Colleferro, affinché tutti possiamo dire: “noi c’eravamo e ve lo abbiamo detto”.
AZIONI
Consulta le Donne assume iniziative finalizzate all’attivazione di strumenti ed organismi partecipativi, che introducano nel sistema meccanismi paritari di accesso alla democrazia plurale, come la petizione popolare, le assemblee pubbliche, la Festa della Cittadinanza, la Consulta territoriale delle donne ed il Consiglio dei giovani.
Prioritaria è la capacità di scegliere, di agire e di intervenire attivamente con azioni formali e sostanziali in tutte le situazioni in cui non siano rispettati i principi ed i valori democratici.
Le azioni del gruppo vanno nella direzione della valorizzazione delle relazioni umane, della gestione e del rafforzamento di quelle esistenti con i vari soggetti; della capacità di sviluppare un alto tasso di attività relazionali in una dimensione collettiva; della ricerca e della condivisione di nuovi legami, del consolidamento dei rapporti, della interazione e dello scambio di informazioni con le associazioni, radicate da più tempo nel territorio.
L’allestimento di una rete di collegamento con le Amministrazioni vicine per una maggiore sensibilizzazione sui temi della parità rientra tra gli obiettivi del gruppo.
STRUMENTI
Consulta le Donne si serve di strumenti come la conoscenza, la discussione, la formazione-informazione sui diversi temi, la condivisione sulle finalità e sui metodi di intervento e la capacità di implementare le proprie conoscenze.
L’istituzione di organismi per il riequilibrio della rappresentanza di genere e le pari opportunità per donne e giovani ed il loro inserimento nello Statuto comunale contribuiscono a rendere effettivo il riconoscimento della loro soggettività politica
L’unità di intenti e di forze è il mezzo per affermare la “visione di genere” è necessaria per sostenere, nel caso specifico, la costituzione della Consulta territoriale delle donne e per predisporre il relativo regolamento.
La “leva” per portare a compimento i principi della parità di genere, pari opportunità ed equità sociale nell’organizzazione della società è nella responsabilità del gruppo di saper condurre lo sforzo in modo unitario ed innovativo con gli altri soggetti associativi.
PER ADERIRE
Possono aderire al gruppo tutti coloro che in varie forme lo sostengono, contribuiscono al raggiungimento dei suoi scopi, si riconoscono nei principi e nei valori del patto fondativo; concordano che gli obiettivi potranno variare in relazione alle diverse fasi, secondo un’impostazione che vada al di là dei formalismi, e che faccia valere, di volta in volta, senza arretrare, la prospettiva di genere.
In questo quadro seppur risulta difficile (non impossibile) raggiungere e acquisire le finalità prefissate, poiché non si tratta di risultati statici, al pari di procedure, e conseguirli richiede una prospettiva di lungo periodo, ma si tratta pur sempre di un percorso nella giusta direzione.
COSA POSSO FARE IO PER IL GRUPPO CONSULTA LE DONNE
Ognuno di noi, cittadino/a può partecipare attivamente e sostenere la Consulta:
- collaborando alle proposte ed iniziative;
- aderendo ai gruppi di lavoro;
- dando il proprio contributo di idee, di esperienza e di competenza.